Chiesa Madonna di Castelvecchio di Patrizia Penazzi
“Ad un miglio dal capoluogo sorgeva il dirupo castello. Nel 1712 era unica fabbrica superstite “la Madonna”, chiesetta soggetta al capitolo della Cattedrale di Spoleto e dipendente da S. Giovanni di Monteleone. Era ufficiata da D. Domenico Vicoli. La chiesa presenta ancora strutture romaniche come la piccola abside” (don Ansano Fabbi).
"La chiesa è tra le più antiche della zona; situata sopra una collina della vallata di Nempe.
I ruderi all'intorno giustificano il nome di Castello Vecchio,
sede di una Cella monastica benedettina e di un centro abitato.
In origine era in stile romanico con una piccola abside circolare.
Dietro l'abside erano annesse due stanzette per l'abitazione dell'eremita; l'ultimo vi ha dimorato circa un secolo fa.
La parte più vecchia, quella romanica, è crollata ma sono ancora ben visibili i lineamenti dell'abside. La parte più recente, che era stata aggiunta, essendo di struttura più solida, è meglio conservata. L'immagine lignea della Madonna con il Bambino, opera pregevole del sec. XIII, è conservata nella chiesa di S. Francesco” (don Angelo Corona).