Il Narrare e lo Spigolare di Patrizia Penazzi |
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Rievocazione Storica e Palio dello Doppiero |
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Carlo Innocenzi (compositore) |
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Feste e Ricorrenze
17/01
S. Antonio Abate
Sant’Antonio Abate uno dei santi più amati dalle genti di montagna è patrono degli animali domestici.
Il 17 Gennaio giorno in cui ricorre la sua festa, tutti i possessori di animali da soma (asini, muli, cavalli) li caricano di legna e la portano a casa del Parroco, il quale benedice gli animali e distribuisce una pagnotta di pane, un “lunario” del campagnolo ed un bicchiere di vino ad ogni conducente. I bambini, invece, ricevono una “ciriola” di pane
Venerdì di Pasqua
Processione del Venerdì Santo
Monteleone conserva ancora l’usanza della processione con il Cristo morto la sera del Venerdì Santo.
A sera inoltrata, concluse le funzioni religiose, per le vie del paese si muove la Processione.
Le Confraternite del SS. Sacramento (Bianchi) e della Buona Morte (Neri) portano alternativamente ogni anno, la bara del Cristo Morto e la statua della Madonna Addolorata, mentre gli altri confratelli recano croci e lampioni.
15/04
Sant'Isidoro
Nella chiesa parrocchiale di S. Nicola vi è un altare con la scritta “Agricolarum” (“degli agricoltori”). Si tratta di un altare che la Corporazione dei contadini aveva eretto al suo protettore S. Isidoro.
Il 15 Aprile giorno in cui il Santo era festeggiato, si organizzavano alcune gare caratteristiche.
La gara del “solco” era una di queste.
I “bifolchi” da Trivio, Nempe, Butino e Ruscio, (frazioni di Monteleone), tiravano, per mezzo dell’aratro e delle vacche, un solco in direzione della chiesa della Croce.
Il solco ritenuto più dritto, era premiato.
Un’altra gara consisteva nello squadrare con l’accetta un tronco d’albero di faggio o di pioppo. Era premiato chi riusciva a raggiungere la massima perfezione.
Il tronco vincente era poi lasciato come dono per il restauro del tetto della chiesa.
Oggi, questa ricorrenza non è più ricordata.
03/05
Festa della S.Croce
Fino a pochi anni orsono, il 3 Maggio, si celebrava l’Invenzione della Santa Croce, ovvero il ritrovamento della Croce di Gesù ad opera di S. Elena madre dell’Imperatore Costantino.
La festa liturgica è stata soppressa ma a Monteleone tale rito continua.
I fedeli, partono dalla chiesa parrocchiale con la Reliquia della S. Croce, passano in mezzo alle bancarelle della tradizionale fiera. Dopo “un quarto di miglio” giungono alla “pineta” (luogo in cui nel 1652 fu costruita la chiesa della Croce) ed assistono alla benedizione che è impartita ai campi ed al lavoro degli uomini.
13/06
Le agnelle di S. Antonio
Esiste la Società di S. Antonio alla quale aderiscono quasi tutti i contadini.
Per la festa del 13 Giugno, gli allevatori di pecore, offrono un’agnella (“recchiola”). Dopo la rituale processione e la messa, le agnelle vengono benedette ed alla presenza di un “banditore”, vengono vendute all’asta. Il ricavato serve per la vita della Società e per le opere caritatevoli.
11/08
“Lo magnare delli viandanti” pe’ lo conforto delle panze vote et delli secchi gargarozzi
Cena rinascimentale e giochi popolani.
15/08
Corteo storico rinascimentale “Alberico Cybo Malaspina” e “Palio dello Doppiero”
Rievocazione dell’offerta del “doppiero” per la Festa dell’Assunta e disfida tra i Terzieri: S. Maria – S. Jacobo – S. Nicolò
16/08
Sagra degli Strascinati
1^ Domenica di Settembre
Madonna della Misericordia
La prima domenica di settembre a Monteleone di Spoleto si festeggia la “Madonna della Misericordia”, detta anche dei “Gonfaloni”; del “Soccorso”; dei “Raccomandati”; del “Voto”.
La nomenclatura nasce dal tipo di azione che veniva espletata.
Nel caso della “Madonna del Voto”, ci si rifà alla situazione di pubblica calamità per la quale il popolo “si votava e si poneva iconograficamente sotto il manto di Maria”.
Le radici di questa festa affondano nel passato, ed a dirlo è un affresco del XV secolo raffigurante la “Madonna del Voto” che raccoglie e protegge il popolo sotto il suo manto. L’affresco, attribuito a Jacopo da Leonessa, si trova ben conservato nell’abside della Chiesa inferiore di S. Francesco quella dedicata a S. Antonio Abate e S. Antonio da Padova in Monteleone di Spoleto.
Il dipinto è probabile che sia stato fatto eseguire da superstiti in ricordo dello scampato pericolo; oppure a conclusione di una delle ferventi missioni popolari o per ricordare l’operato di uomini di Dio che con la protezione della Madonna, nel secolo XV, operarono la riforma dei costumi, scagliandosi contro l’usura ed istituendo i Monti di pietà ed i Monti frumentari.
Nel religioso immaginario collettivo poteva significare anche il ricordo della conversione, della pacificazione universale; la Vergine “Avvocata Nostra” come dice S. Bernardino di Chiaravalle: “madre protettrice dei figli della Chiesa”.
Questa invocazione alla Madonna si ripete ogni anno nella celebrazione del rito Religioso - Civile.
Il Parroco del paese dedica estrema cura al triduo di preparazione che è molto sentito dalla popolazione. Villeggianti e residenti si riuniscono in preghiera durante la messa solenne.
La festa richiama nel paese molta gente immigrata nelle città che torna anche solo per quel giorno, esprimendo con questo gesto il senso di grande appartenenza al proprio gruppo sociale, riconoscendosi nei valori etici e religiosi di quel gruppo.
Ogni anno alla fine della solenne messa, il parroco dà lettura dei “Santesi” cioè di coloro (22 unità tra uomini e donne) che formeranno il comitato organizzatore nell’anno successivo.
La festività è anche festa Civile pertanto ai “Santesi” spetta anche il compito di organizzare spettacoli ricreativi e giochi tradizionali di piazza. I festeggiamenti si concludono con gli immancabili fantastici fuochi d’artificio.
5/12
Farro di S. Nicola
6/12
S. Nicola
09/12
Focone della Venuta nei giorni dell'Epifania
Nei giorni dell' Epifania
La Pasquarella
La “Pasquarella”, è un canto popolare che narra della nascita di Gesù.
Composto da rime ed assonanze più o meno perfette accompagnate da musiche eseguite con strumenti primitivi, (organetto, fisarmonica, caccavella, timpani, sonagli di vario tipo), vede uomini e donne di qualsiasi età, passare cantando di casa in casa, di paese in paese nei giorni intorno all’Epifania.
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